Who you gonna call?
Who you gonna call?
In una squadra che si possa definire tale, tutti sono chiamati a fare il proprio.
I giovani sono chiamati a mettere in campo tutto il talento e l’energia che hanno.
Ljubo è chiamato ad essere il titanico ballerino da post basso che fagocita le attenzioni di ogni difesa. Scattolin e Restelli sono chiamati ad essere la benzina del motore di Coach Bizzozi.
Ma se, con una manciata di minuti sul cronometro, Ferrara ti ha appena rimandato indietro di 9 lunghezze con l’ennesima tripla, tu chi chiami? Se ti serve un miracolo che agiti l’encefalogramma della tua partita, tu chi chiami?
Un numero che non ha mai la segreteria è quello di Milo, che risponde “Ok”, si fa tutto il campo e piazza la bomba di risposta, con l’uomo in faccia e da 7 metri abbondanti.
Eccoti il tuo battito, eccoti il cuore di una squadra che si sveglia.
Perché da quella tripla nascono poi quattro minuti di tachicardia, di difese matte, bagarre a rimbalzo e voglia di svoltare una partita passata a rincorrere. Una partita che alla fine strappi dalle mani di una squadra che sembrava aver dimenticato la voce del verbo “sbagliare”.
Ecco, adesso sai chi devi chiamare.