Mask off
Mask Off
È cominciato il gran ballo in maschera di Carnevale.
Oltre a quella di Ljubo per il naso, quante maschere gialloblù!
Lì, con lo sguardo duro e un occhio nero alla Milo Galli, c’è la maschera da guerriero indomito, quella messa nelle grandi rimonte, come contro Ferrara.
Là, che festeggia con l’Armata, c’è la maschera da Gran Duca, quella che si mette quando tutto gira bene e il PalaPratizzoli è una reggia che stampa referti rosa. La riconosci perché ha i riccioli di Bellini e il sorriso di Valdo.
C’è la maschera del manovale, quella indossata nelle partite con Piadena e Olimpia, in cui c’era da fare gli straordinari e la si vinceva col lavoro sporco: è un po’ in disparte, ma la fisionomia è quella, con i tratti di Scatto e Restelli.
E poi c’è una maschera rattoppata, l’abbiamo vista Cremona, che porta il segno della stanchezza per aver provato a rimanere sempre in partita in una serata no, marchiata dagli infortuni.
Eccole qui, le nostre maschere. Balleranno per un paio di giornate, ancora.
Poi, dalla prossima fase, toccherà togliersele, le maschere, e vedere che faccia abbiamo davvero.